Anastasia Nikolaevna Romanova (1901-1918) fu la granduchessa più giovane del'Imperatore Nicola II, l'ultimo Zar di Russia, e dell'Imperatrice Alexandra Feodorovna. Era una delle quattro figlie femmine della coppia imperiale; le sue sorelle maggiori erano Olga, Tatiana e Maria. Aveva anche un fratello minore, il zarevic Alexei.
Durante la sua vita, Anastasia era nota per essere una bambina vivace, spiritosa e talvolta ribelle. Amava giocare, fare scherzi e si dice che fosse una brava attrice.
La vita durante la prigionia: Insieme alla sua famiglia, Anastasia fu tenuta prigioniera dopo la rivoluzione russa del 1917. Furono trasferiti in varie località, tra cui https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Tobolsk e infine https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Ekaterinburg.
L'assassinio: Anastasia, insieme alla sua famiglia e ad alcuni servitori leali, fu assassinata dai bolscevichi nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918 a Ekaterinburg.
La leggenda: Dopo la sua morte, circolarono voci secondo cui Anastasia era sopravvissuta all'esecuzione. Molte donne si fecero avanti sostenendo di essere Anastasia, la più famosa delle quali fu https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Anna%20Anderson. La sua storia creò un fascino duraturo attorno alla figura di Anastasia e ispirò libri, film e opere teatrali.
L'identificazione dei resti: Nel 2007, sono stati scoperti i resti di Alexei e di una delle figlie di Nicola II. Grazie all'analisi del DNA, è stato confermato che i resti appartenevano alla famiglia Romanov e che Anastasia era tra coloro che furono uccisi a Ekaterinburg. Questo ha posto fine alle speculazioni sulla sua possibile sopravvivenza. La sua storia continua a rappresentare un capitolo tragico e affascinante della storia russa.
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